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Biologico è una certificazione, riconosciuta a livello Europeo, che regolamenta le produzioni agricole che aderiscono.

Il biologico prevede tutta una serie di interventi, e ci sono moltissimi prodotti che possiamo usare per combattere infestazioni di insetti e malattie. Sono tutti prodotti di origine naturale e non chimica, quindi velocemente biodegradabili. Non inquinano le falde acquifere, non comportano rischi per la salute nostra e del terreno che ci ospita. La verità? Affinando le tecniche di coltivazione bio, non c’è tutto sto gran bisogno di spruzzare porcheria un giorno si l’altro no.

L’ente certificatore è sì un privato, ma vedilo come un professionista qualsiasi. L’architetto che fa un progetto, un geometra che da un permesso, un elettricista che firma un impianto elettrico, sono tutti esempi di professionisti che sono pagati dal committente, ma che impongono regole e limiti che quasi mai al committente piacciono. Io pago un professionista che mi aiuta a gestire il biologico in modo da non aver problemi in caso di controlli da parte di terzi (nas, asl, polizia forestale, associazioni consumatori.. eccetera). Quindi sia io che l’ente che mi certifica abbiamo tutto ‘interesse a far le cose fatte per bene, perché in caso contrario, le sanzioni colpirebbero entrambi.

Non nego che possa succedere, ma, a parte l’enorme rischio che corre chi compie atti del genere (la frode alimentare è un reato penale), non mi pare che nessuno di noi abbia smesso di andare dal dentista, dopo lo scandalo di qualche anno fa sulle lauree comprate.. cerca un produttore bio di cui ti fidi, e affidati a lui senza paura.

Innanzitutto, la regolamentazione del bio prevede tutta una serie di tecniche e accortezze per evitare che agenti inquinanti esterni contaminino le nostre produzioni. Inoltre, dal momento che sei certificato bio, sei soggetto a controlli e analisi chimiche a campione (l’ultima analisi effettuata sui nostri ortaggi è sempre consultabile, anche se di non facile lettura). Se poi, alla fine di tutto, anche ci fosse in qualche caso estremo una piccola percentuale di residui esterni non controllabili, lo riterresti un motivo valido per utilizzare prodotti dannosi alla tua salute, peggiorando la situazione?

Questo è un luogo comune piuttosto diffuso. Fortunatamente la ricerca sta facendo passi da gigante. Ritengo siano altri i fattori problematici:
lo spreco di materia prima – sapevi che si stima che stiamo producendo cibo per 12miliardi di persone? il prodotto non considerato conforme dalla grande distribuzione organizzata (i mercati generali, per capirci). Ti faccio un esempio: le nostre piante di cuore di bue producono più di 15 kg di pomodori l’una, ben al di sopra della media nazionale.

Si, nella maggior parte dei casi. La frutta la compriamo da produttori vicino a noi che conosciamo bene. Alcuni ortaggi nella stagione invernale arrivano da cooperative del centro/sud italia, quando il clima nostro non permette di avere prodotto. In qualsiasi caso, troverai SEMPRE specificata l’origine. 

Senza se e senza ma. Quello che produciamo noi arriva sulle vostre tavole al massimo 24 ore dopo la raccolta. Salvo, ovviamente, i prodotti a raccolta singola, come aglio, patte, cipolle.

Non serviamo negozi, il nostro prodotto lo trovi solo da noi. Se non puoi venire al mercato (il martedi e il venerdì a Savigliano, il mercoledì e il sabato a Saluzzo), puoi sempre scrivere un messaggio al 349759973 per concordare un ritiro in azienda al pomeriggio, oppure una consegna a domicilio.

Per ora Savigliano, Marene, Cavallermaggiore. Se non abiti in queste zone, ma sei comunque nelle vicinanze, prova a scriverci lo stesso, che vediamo cosa si può fare